Passione

Aforismi

Robert Walser

Paganini non sapeva mai prima che cosa e come avrebbe suonato; tanto meno suonava come se dovesse o volesse fare musica per un rispettabile pubblico. No, egli suonava come fosse per sé stesso o per nessuno; suonava come in estasi e appena aveva cominciato dimenticava che stava suonando.
Paganini suonava come fosse lo schiavo del suo magico suono, e il suono il demoniaco mago. Non tanto lui era il demone, quanto piuttosto il suono, esso soltanto. Ed egli l'artista era il soggiogato.
È così dolce restare. Forse che la natura va all'estero?